Cos’è una Sinossi e come scriverla


La sinossi è un’esposizione sintetica
e schematica del testo;

è in parole povere un riassunto.

Ho cominciato con una definizione perché molti confondono sinossi con quarta di copertina. Parleremo anche di quella, per ora ti basti sapere che hanno due scopi molto diversi. Focalizziamoci sulla sinossi e vediamo a cosa (e a chi) serve e quali dovrebbero essere le sue caratteristiche principali.

1. È un breve riassunto del tuo lavoro

Non farti ingannare dalle parole poco attraenti di “sinossi” e “riassunto”: il tuo testo dovrà essere attraente eccome.
La sinossi deve contenere il cuore del romanzo, lo scopo per il quale è stato scritto. E deve metterlo in bella mostra con eleganza attraverso, appunto, il riassunto della storia e dei suoi punti di forza. Se vuoi sapere cosa si intende con “riassunto”, vai al punto 5.

2. Comprende anche il finale della storia e tutti i colpi di scena più importanti

Già, hai capito bene. La sinossi contiene proprio tutto: inizio, svolgimento e finale, compresi i colpi di scena. Non aver paura di fare “spoiler” o di dire troppo: la sinossi serve esattamente a questo. Incuriosire chi pubblicherà il tuo romanzo non è lo stesso che incuriosire i lettori!

3. È scritta per gli addetti ai lavori

Rappresenta il biglietto da visita del tuo romanzo, ed è la prima cosa che leggono i valutatori di case editrici, agenzie letterarie, o liberi professionisti (io non faccio eccezione).
Da questo breve testo si può capire subito con chi e cosa si ha a che fare: una brutta sinossi sarà molto probabilmente una ragione di scarto. Devi tenerlo a mente: è molto importante.

4. Serve anche a incuriosire gli addetti ai lavori

Punto direttamente collegato al precedente: se una brutta sinossi può essere ragione di scarto, allo stesso modo una buona dà accesso alla seconda fase della “scalata” alla pubblicazione: la lettura completa del romanzo.
È necessario quindi presentarla nel modo giusto, anche con un po’ di furbizia e puntando a quanto di meglio ci sia nella storia.

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5. È compresa entro i 2000 caratteri, spazi inclusi

So già cosa stai pensando: ogni Casa editrice e ogni Agenzia ha un suo modo di lavorare e valutare. Ed è raro che due case editrici siano d’accordo sulla lunghezza della sinossi da inviare (sapete che l’editoria è una giungla, no?).
Vero. Il mio consiglio è comunque di scriverne una buona entro i 2000 caratteri, che andrà bene nella maggior parte dei casi. Una volta scritta quella, la più “difficile” in termini di spazio e caratteri, scriverne altre più lunghe non sarà un problema.
La sinossi dovrebbe contenere tutto il necessario e niente di superfluo. Inserisci solo i passaggi essenziali, i personaggi principali, le informazioni fondamentali per comprendere la trama, tutto quello che c’è di originale e unico nella storia. Tutto il resto è bene rimanga tra le pagine del romanzo.

6. AL suo interno vanno evitati giudizi personali sulla storia o sui personaggi

La sinossi è un riassunto, non una lode al tuo stile o alla tua storia. Evita come la peste qualsiasi giudizio di parte. Sii obiettivo, distaccato, almeno nella sinossi. E ricorda che l’umiltà è importante tanto quanto le tre T, nella scrittura.

7. Deve contenere e comunicare la “specialità” del  testo

Alcuni lo chiamano “elemento esotico”, altri “fattore essenziale”, altri ancora ne inventano una nuova ogni mese. La verità è che nella sinossi deve esserci l’elemento più importante del tuo testo.
Perché lo ritieni speciale e degno di essere letto? Hai un messaggio forte da condividere? Hai creato un personaggio così particolare da reggere l’intera storia? Sei convinto di aver creato una storia strappalacrime, profonda, oppure un’ambientazione particolare?
Il succo è che devi lasciar trasparire chiaramente cosa contraddistingue la tua storia dalle altre. Se non riesci a trovare nemmeno un elemento speciale e unico, lascia perdere la sinossi e torna alla tua storia. Rendila speciale, riscrivila.

8. È consigliabile scriverla al presente indicativo

Qualsiasi tecnica narrativa tu abbia usato nel romanzo, non usarla anche nella sinossi. La sinossi è tecnica, non è creatività: quella la devi mettere nel romanzo.
A proposito di tecnica: se hai usato un PDV (Punto di vista) particolare, una tecnica narrativa originale o un intreccio unico, dovresti farlo presente (ricordi il punto 7?).

 

Bene, riassumiamo i punti salienti:

  • 2000 caratteri;
  • Comprende inizio, svolgimento e finale della storia;
  • Comunica la “specialità” del romanzo, i suoi valori unici (qualunque essi siano);
  • È scritta al presente indicativo.

Adesso dovrebbe esserti più chiaro cos’è una sinossi e di conseguenza come scriverla. Fai delle prove, e all’inizio tieniti largo con i caratteri. Poi taglia, accorcia, spremi il succo. Vedrai che ti sarà utile anche come esercizio generale.
Se vuoi un aiuto professionale per scriverne una, contattami e spiegami quello di cui hai bisogno.

Buona scrittura, e buona fortuna!

7 risposte a “Cos’è una Sinossi e come scriverla”

    1. Ciao, Rossana!
      Per una raccolta di poesie bisogna comunque mandare una sinossi, ma i criteri sono diversi. Non avendo una “storia” unica, sarebbe auspicabile incentrare la sinossi sul tema delle poesie, sul messaggio o sulle emozioni che vogliono comunicare.
      Spero di esserti stato utile; a presto.

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