Ritmo di una storia: come gestirlo


“La narrativa è come una grande ragnatela”

La frase di Virginia Woolf con cui ho deciso di aprire l’articolo ci fa intendere che la narrativa è qualcosa di molto complesso e fragile allo stesso tempo. Tanti fili che, insieme, creano qualcosa di unico. O almeno, dovrebbero!

In questa ragnatela, che cos’è e cosa rappresenta il ritmo di una storia?
Il ritmo è il modo in cui si gestisce una scena, un evento o una situazione; la velocità con cui viene narrata, la tecnica usata e anche il tempo che passa tra una scena e l’altra.

Esiste un approccio giusto e uno sbagliato?
Ovviamente no, esistono buone regole da seguire e da infrangere, approcci più o meno adatti rispetto al genere di romanzo e così via. Rallentare troppo il ritmo potrebbe annoiare; velocizzarlo troppo, al contrario, potrebbe creare confusione e shock (narrativo) nel lettore.

COME RALLENTARE IL RITMO

Ci possono essere molti motivi per voler rallentare il ritmo: ad esempio, per enfatizzare una scena, un’emozione del protagonista, una situazione. O anche solo per “preparare il terreno” a scene più veloci, così che colpiscano ancora di più il lettore in virtù del contrasto che si viene a creare (ricordi l’andamento  “sinusoidale” consigliato per una trama?).
Ecco una carrellata delle tecniche narrative da usare per rallentare la velocità della storia:

1.  Flashback e digressioni sul passato dei personaggi
Usare un antefatto è un metodo molto usato per “calmare le acque”; le analessi frenano la storia, la mettono in stand-byAbusando di questa tecnica si rischia di creare un effetto soporifero, quindi fai molta attenzione.

2.  Descrizioni
Descrivere un personaggio, un paesaggio, un comportamento, un luogo in generale è un modo molto semplice e spesso abusato per rallentare la storia. Bisogna considerare che il lettore deve essere coinvolto, quindi le descrizioni dell’ambientazione sono essenziali; l’importante anche in questo caso è non abusarne. Una buona descrizione invita a rimanere nel mondo del libro, mentre una descrizione prolissa… fa scappare il lettore a gambe levate!

3.  Introspezione, empatia
I dialoghi interiori dei personaggi (o del personaggio) possono aggiungere molto alla storia e al coinvolgimento del lettore, e contribuire a rallentare il ritmo quando ce n’è bisogno, per esempio appena prima (o dopo) una scena veloce.

4.  Dialoghi intervallati a descrizioni e introspezione
Usare dialoghi con le descrizioni dei gesti, delle espressioni o dei pensieri dei personaggi rallenta il ritmo. In questo caso il rapporto tra dialogo e descrizioni è al massimo livello di parità: inserire troppe descrizioni tra un dialogo e un altro potrebbe far perdere il filo del discorso.

6.  Stile: scelta di parole, accapo, punteggiatura
Si può diminuire la velocità della narrazione anche con il modo di scrivere, oltre che con il cosa si scrive. Inserire pochi accapo, usare frasi medio lunghe e con sintassi complessa (ma non complicata!), arricchire il testo di aggettivi verbi passivi sono tutti dei modi per rallentare il ritmo.

COME VELOCIZZARE IL ritmo

La prima buona regola da seguire è questa: l’incipit, le scene più importanti e il finale (climax) dovrebbero avere un ritmo veloce. Questo significa introdurre cambiamenti, conflitti interiori, azione (dipende dal genere e dal tema).
Di seguito, una carrellata delle tecniche che puoi usare per aumentare la velocità della storia (nella mente del lettore):

1.  Cliffhanger
Ne ho parlato in un articolo dedicato a cliffhanger e climax: questo è un buon modo per velocizzare il ritmo perché, lasciando in sospeso qualcosa, il lettore sarà più propenso a voltare pagina e a saperne di più. Ricorda che quando parliamo di cliffhanger non parliamo solo di azione pura, ma anche di conflitti interiori.

2.  Dialoghi in botta e risposta
Usare dialoghi con descrizioni può rallentare il ritmo, come abbiamo già visto. Con la tecnica del “botta e risposta”, invece, e riducendo le descrizioni dei gesti e dei pensieri dei personaggi al minimo, il ritmo aumenta.

3.  Scene d’azione
Usare scene d’azione per aumentare il ritmo può risultare banale, ma è il primo effetto che porta a una storia: una lotta, una sparatoria, una situazione ad alta tensione. Per aumentare il ritmo puoi anche cominciare capitoli o paragrafi con la cosiddetta tecnica del “in medias res”, cioè far cominciare una scena nel bel mezzo dell’azione.

4. Salti temporali e tagli
Uno dei metodi più efficaci per aumentare il ritmo della storia è usare tagli e salti temporali in determinate situazioni.
Ad esempio, il protagonista potrebbe aver avuto un’informazione importante per cui debba partire per un luogo molto distante. Il paragrafo successivo potrebbe cominciare quando il protagonista è già arrivato a destinazione, così da saltare la parte più “noiosa” del viaggio.
Ho usato l’esempio del viaggio perché è il più immediato, ma non è l’unica situazione in cui si può usare questa tecnica.

5.  Stile: scelta di parole, accapo, punteggiatura
Si può aumentare la velocità della narrazione anche con il modo di scrivere, oltre che con il cosa si scrive. Inserire molti accapo, usare frasi brevi e con sintassi poco complessa, eliminare il superfluo, usare verbi attivi ed evitare le forme passive sono tutti modi per aumentare il ritmo.

il ritmo “di genere”

La narrativa di genere ha, di solito, ritmi più veloci di quella non di genere, la cui forza è spesso il tema trattato e il modo in cui viene fatto.
Quasi sempre la narrativa mainstream (o non di genere, o letteraria che dir si voglia) si fonda su conflitti interiori, introspezione, temi profondi o l’uso di un linguaggio più ricercato. Mi piace definirla come “narrativa d’atmosfera“.

Per questo, se scrivi narrativa di genere potrai usare molto più volentieri tecniche per velocizzare il ritmo e viceversa. Questa regola, come dico sempre, è solo fondata sul buonsenso e può essere infranta se ne vale la pena.
Ricorda che la creatività è la regola più importante che esista; la qualità del risultato è appena dopo. Tutto è lecito, se porta a un risultato migliore.

ANALIZZARE IL RITMO: REVISIONE

Vuoi scoprire se il tuo libro è costruito bene dal punto di vista del ritmo? Puoi revisionare la storia facendo attenzione ad alcuni particolari:
1. Analizza la trama, per avvicinarti sempre più alle cosiddette “montagne russe” della forma sinusoidale;
2. Analizza le singole scene, controlla i dialoghi (botta e risposta = veloci; pieni di descrizioni = lenti);
3. Analizza incipit, scene essenziali e finale, per assicurarti che non abbiano un ritmo lento;
4. Controlla le digressioni e usale solo quando necessario, compresi vari flashback, descrizioni, paragrafi superflui (se sono arricchenti, tienili) e quant’altro.

Spero di esserti stato utile anche stavolta: il ritmo di una storia è molto importante per mantenere alta l’attenzione del lettore, e come tutti gli ingredienti della buona scrittura, va dosato con attenzione.
Se hai bisogno di un professionista che ti aiuti, sai dove trovarmi.

Buona scrittura!

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