Prima di gustarsi il piatto in tavola, bisogna cucinare.
Prima di cucinare, bisogna comprare gli ingredienti.
Il primo ingrediente per cominciare a scrivere seriamente è conoscere la gemella della scrittura: la lettura.
La lettura è la migliore amica della scrittura, il suo editor naturale, la sua comprimaria. Ti devo dare una brutta notizia: se non sei un buon lettore, non sarai mai uno scrittore come si deve. È una regola fondamentale che ha davvero pochissime eccezioni.
Vuoi capire perché è così importante?
Leggere stimola la fantasia
Sì, è banale e l’avrai sentito dire un’infinità di volte. Che barba, eh? La scuola ce l’ha fatta odiare, la lettura; non è successo a tutti, ma a molti. Dimentica le odiose letture estive che ti obbligavano a fare.
Proprio gli scrittori come te (o gli aspiranti tali) dovrebbero farsi scorpacciate di storie altrui: così potrai avere sempre spunti freschi e nuovi per le tue, di storie.
La lettura aiuta a crearsi uno stile
Parlare di stile non è semplice, ma arriveremo anche a quello, te lo prometto. E potrai provare a creartene uno da solo, oppure provare con il mio aiuto. Sai qual è il primo passo per crearsi uno stile? Bravo, proprio leggere.
Ho già scritto un articolo sullo stile (su una parte di esso): la punteggiatura nella scrittura creativa.
Hai scritto un libro e non sai da dove cominciare per pubblicarlo?
Vuoi sapere tutto sui Contratti editoriali e su come muoverti?
CLICCA QUI: Questa guida fa al caso tuo!
La lettura è un maestro di scrittura
Ho usato le parole teoria e tecnica non a caso: non è l’ultima volta che leggerai queste parole, tra i miei articoli (forse nemmeno la prima!).
Leggere aiuta sia ad approfondire la Teoria della lingua sia a riconoscere la Tecnica della scrittura.
Leggere è anche il cibo preferito del Talento
È fonte di ispirazione. Se hai talento, lo dovrai nutrire… sempre. Scrivendo, certo, e tanto. Ma anche leggendo.
Leggere è un toccasana psicologico
Hanno scritto fiumi di parole e fatto centinaia di studi al riguardo. Non ti annoierò riportando dati e statistiche, ma te lo riassumo lo stesso: fa bene alla capacità di analisi, al sonno, alla memoria e sviluppa l’intelligenza. E se fa bene al tuo cervello, farà bene anche alle tue storie.
Ti sembra poco? A me no.
Se sei arrivato fin qui a leggere, sei già stato bravo (o brava).
Ora va’ e compra un libro. Leggi.
Poi comincia a scrivere, e allora torna da me, ai miei articoli o ai miei servizi.
E comincia a migliorare.
Sono pienamente d’accordo con te. Per quanto mi riguarda, mi scontro spesso con quegli autori che preferiscono evitare di leggere “per non influenzare la propria vena artistica”.
Ma come fai a dar vita a un prodotto di qualità senza una lettura continua? Per me è inconcepibile!
Esistono “cuochi” che millantano di servire piatti gustosi e prelibati, pur avendo prestato poca attenzione alla scelta degli ingredienti giusti. E qui casca l’asino.
Grazie, Giusy, per il tuo commento.
Come ho detto nell’articolo, per essere un bravo scrittore bisogna prima di tutto (e insieme a tante altre cose) esser un buon lettore.
Speriamo che lo si capisca!
Sono pienamente d’accordo, ma azzarderei un’immagine diversa per il grado di parentela: la lettura non è la gemella, bensì la MAMMA, della scrittura. 😉
E senza la mamma non ci può essere alcuna discendenza.
Vero. Concordiamo sul fatto che sia di famiglia, insomma!
Parole “sante”: quanti aspiranti autori non lettori purtroppo conosco…
In bocca al lupo!
Grazie, Virginia!