13 risposte a “Prologo: cos’è e come scriverlo”

  1. I consigli di Domenico Russo sono senz’altrro preziosi e puntuali. A mio parere , Domenico dovrebbe approfondire e giustificare, in maggiore misura, le sue asserzioni. Buona giornata Giorgio

  2. Buongiorno. Grazie per la chiara ed esaustiva spiegazione. Ciò che mi sfugge però, è l’esatta differenza tra “prologo” e “premessa”, nell’ambito della narrativa. Sto accingendomi a scrivere un romanzo e nel mio progetto è prevista un’introduzione che presenti, nei suoi tratti salienti, il personaggio chiave. Come devo considerarla? Prologo? Premessa?
    In rete ho trovato varie spiegazioni ma le ho trovate assai teoriche, a volte fumose, senza esempi concreti. Alla fine un’idea precisa ancora mi manca. Potrebbe aiutarmi in questo?

    1. La domanda in realtà è semplice: in questo caso è meglio chiamarlo sicuramente “Prologo”. La “Premessa” si usa più nella saggistica e manualistica.

  3. Grazie mille, avevo il dubbio se inserire o meno il prologo, mi hai fatto riflettere.
    Opto per non inserirlo, il mio romanzo non ho grandi sbalzi temporali, quindi mantengo l’idea di far scoprire mano, mano, la storia.
    Concordo con gli altri, articolo ben fatto e pienamente esaustivo.

  4. Grazie mille per le informazioni, articolo scritto benissimo e sito ben fatto!
    Sto per finire il mio romanzo, cercavo in rete alcune informazioni utili e con questo articolo mi hai dato molti spunti 😊

  5. Buongiorno. All’interno dell’articolo – che peraltro ho trovato molto interessante – mi ha dato fastidio l’espressione latina scritta male. Si dice infatti “in medias res” non “in media res”.

    1. Grazie della segnalazione, Maria Concetta, ho provveduto a correggere. Come vedi, quando si scrive i refusi possono sfuggire a chiunque, Editor compresi!
      Buona giornata!

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